> ANTIQUARIATO: IL VALORE DEL PASSATO NEL PRESENTE
8 October 2009 15:38 - Incontro con l'Architetto
Esposizione della XXVI� BIENNALE INTERNAZIONALE DELL'ANTIQUARIATO DI FIRENZE Palazzo Corsini 26 settembre - 4 ottobre 2009

Alcune considerazioni sul rapporto dell'uomo con gli edifici antichi ed oggetti del passato di cui si circonda nei suoi vari ambienti, sia come utilit�, sia come 'prolungamento' di s�.
Le costruzioni antiche e gli oggetti di antiquariato, siano essi mobili, arazzi, ceramiche, bronzi, marmi, dipinti, etc. sono l'espressione della capacità dell'uomo di aver trasformato un pensiero in materia, ed il fatto che queste opere del suo ingegno e creativit� siano durate nel tempo con tutti i vari 'passaggi di mano' a cui sono state sottoposte le rende ancora pi� importanti.
Per�, parlo di cose da non confondere con l'oggetto 'vecchio' cio� qualcosa che � stato usato, sfruttato e consumato ma che non porta con s� lo 'spessore' del valore intrinseco dato dalla 'qualit�, aspetto per cui quello d'antiquariato � stato poi, nel tempo, apprezzato e rispettato dai vari possessori.
Bisogna anche tener conto che ogni 'oggetto' incorpora le "energie positive e negative" - come si dice in genere - di coloro che lo hanno posseduto nel corso degli anni, trasferendole poi, di volta in volta, al successivo proprietario, ma questo, bench� non meno importante, � un altro discorso.
L'arte, poi, sia antica, sia contemporanea � invece la rappresentazione di uno stato emotivo di chi ha realizzato l'opera, condivisa poi, anche se in altri signiicati, da chi la abita, nel caso di edifici del passato, o la espone in casa propria, nel caso di oggetti. Anche qui c'� il discorso dell'energia che l'opera porta con s�.
L'antiquariato e l'arte, benchè strettamente connessi al rapporto con il valore economico, visti cio� come investimento o come rappresentazione di ricchezza, sono comunque espressione della propria sesibilit� culturale ed artistica.
La particolarit� del possedere un oggetto di antiquariato o d'arte, soprattutto se antico, escludendo le opere di artisti famosi, � il 'valore' che acquisisce la persona che lo trova e/o lo sceglie, come se questo gli attribuisse un 'merito personale' sull'oggetto. Quasi come se fosse una sua 'creazione'. Cosa che invece non accade con un oggetto 'contemporaneo' di design o d'arte, per il quale esiste tanto di autore e quindi chi lo possiede ha solo il "merito di averlo comprato".
http://www.piellucci-fengshui.it

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> CERCHI IL TUO BENESSERE? E' NASCOSTO NELLA TUA CASA
27 September 2009 10:56 - Feng Shui Counselor

Alessandra Graziottin, la famosa psicoterapeuta e sessuologa che spesso è stata vista in tv, affronta il rapporto tra la casa ed i suoi abitanti, sottolineando tutte le dinamiche psicoemotive e comportamentali che ne derivano.
Consiglio la lettura del suo articolo a questo indirizzo:

http://www.menstyle.it/cont/lifestyle/lifestyle/0904/2100/alessandra-graziottin.asp

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> IL FENG SHUI: SI FA O SI E' ?
15 April 2009 17:07 - Feng Shui Counselor

L'aspettativa di un cliente nei confronti dell'architetto esperto di Feng Shui � , quasi sempre, simile a quella del paziente che va dal medico con l'idea che gli venga prescritta la famosa "pillola" per guarire subito. E' un luogo comune.
Da quando � arrivato in Europa, il Feng Shui � stato rappresentato come una modalit� di organizzare gli ambienti in cui viviamo con lo scopo di migliorare la nostra vita.
Che bello, eh?
Il consulente Feng Shui viene a casa tua, ti d� la pillola (il consiglio) e la tua vita cambia...
E' anche cos�, bench�, in realt�, il Feng Shui, dalle antiche tradizioni e derivato dal TAO, � molto di pi�: � un modo -IL MODO- di essere. E' il famoso "essere nel qui ed ora", cos� tanto invocato dalle pi� attuali tecniche per il benessere psicofisico, counseling, etc., un "essere" collegato per� con un doppio legame di interdipendenza, il feed-back, allo spazio che ci circonda. Quindi, il Feng Shui è una modalit� di essere.
Essere Feng Shui significa:
- abitare in una casa costruita, o scelta, su misura per noi, un luogo, cio�, che corrisponda alle nostre caratteristiche, e quindi favorisca la nostra qualit� di vita;
- lavorare in ambienti che ci facilitano nel raggiungere i nostri obiettivi;
- pianificare ed attuare spostamenti, cambiamenti e trasformazioni nei momenti più opportuni per noi;
- comportarsi come vuole il Feng Shui e cioè cos� come si diventa, seguendolo;
- prendere una decisione sapendo che la risposta c'� gi� nel luogo dove ci troviamo: basta cercarla! Magari con l'aiuto del nostro consulente Feng Shui.
Il Feng Shui � tutto questo e molto altro ancora.http://www.piellucci-fengshui.it
In sostanza,'essere Feng Shui', � accettare che non occorre valutare e giudicare per poi scegliere: basta lasciarsi andare, come tuffarsi, nel "qui ed ora del nostro feng shui" appunto ed abbracciare quello che il destino in quell'attimo ci ha messo di fronte.

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> CASA, PSICOTERAPIA E FENG SHUI.
19 June 2008 08:02 - Feng Shui Counselor
Nel numero di maggio 2008
della rivista di psicologia 'PSYCHOLOGIES Magazine' � stato affrontato il rapporto "profondo ed intimo" che abbiamo con la nostra casa, con un Dossier che analizza molto bene l'argomento sotto svariati punti di vista.
Bene!
Il Feng Shui, finalmente, lascia le perline e indossa l'abito scuro.
Ho sempre sostenuto che "noi siamo la nostra casa" o negozio, studio, azienda, etc. e cio� qualsiasi "spazio" che noi controlliamo come "nostro", appunto.
Quello che mi sembra importante � che il terapeuta esca, metaforicamente, dal suo "studio", dal suo ambiente, per entrare, nella "casa" del cliente-paziente.
Mi � tornato un mente un film-commedia del 1999 con Robert De Niro e Billy Crystal, "Terapia e pallottole".
Un mafioso (De Niro) scopre di essere entrato nel tunnel delle paure e delle crisi di panico e, in qualche modo, approda nello studio di un terapeuta (Crystal)...ad un certo punto sar� il terapeuta che, visto il pessimo stato in cui si trova il suo paziente, in una riunione di "Capi" mafiosi, dovr� parteciparvi prendendo il posto del suo cliente. Anche in questo film, � il terapeuta che "entra" nella casa del paziente, nell'ambiente di cui "�" parte...appunto, in questo caso, la riunione di mafiosi...la sua "casa".
E' per questo che il mio lavoro di Architetto e consulente Feng Shui si svolge, per il 70 per cento del tempo che dedico al cliente, insieme a lui, in casa sua.
Un giorno, parlando del mio lavoro con un'amica psicoterapeuta, quando affrontai l'aspetto della nostra particolarissima caratteristica di esseri umani per cui rappresentiamo noi stessi nel nostro spazio e di come, contemporaneamente, lo spazio stesso abbia poi degli effetti su di noi - pensare, agire, umore, relazioni, scelte... - esclam�: "...allora dobbiamo collaborare! Certo... io mi occupo del paziente in terapia, nel mio studio, ma che gli succede quando torna a casa sua ?"
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